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Associazione Produttori Carni Bovine
8 Luglio 2016
COMUNICATO STAMPA – 07/07/2016 – Spero che il Ministro Martina tenga in considerazione le proposte dell’Assessore all’Agricoltura del Veneto, Giuseppe Pan – ha detto il Presidente di Unicarve, Fabiano Barbisan – in merito all’ipotesi di integrazione degli aiuti accoppiati per la zootecnia bovina da carne, discussi ieri al tavolo Ministero/Regioni, con Decreto da presentare entro il 31 luglio alla Commissione europea, per il periodo 2017-2020.
Le proposte dell’Assessore Pan, sono le nostre richieste, note da tempo – continua Barbisan – perché assieme ad Azove, Cooperativa Scaligera e Cooperativa Castellana, praticamente tutta la zootecnia bovina da carne del Veneto, prima Regione in Italia per produzione e macellazione di bovini da carne, le abbiamo condivise con lui in un paio di assemblee.
In primis, è necessario aumentare il plafond di almeno 20 milioni di euro da destinare ai “bovini macellati tra i 12 e 24 mesi, allevati in conformità a sistemi di etichettatura facoltativa o di qualità nazionale o regionale e Igp”. Questo aiuto darebbe un po’ di ossigeno alle aziende, per ridurre le gravi perdite economiche, determinate dal calo di consumi di carne, per effetto delle campagne mediatiche, sistematicamente in atto, contro la carne bovina.
Poi, se si vogliono aumentare veramente i ristalli ed ambire ad una filiera 100% italiana, i 25 milioni di euro destinati per vitelli nati da “vacche nutrici non iscritte…”, non va bene, devono essere dati a “vitelli nati da vacche da latte fecondate con seme certificato di bovini da carne”, in questo modo, oltre ad ottenere numeri e degli ottimi ristalli, si darà anche un forte aiuto al settore del latte, pure in difficoltà per effetto della chiusura del regime delle quote latte.
Infine, il premio di 5 milioni di euro, da destinare ai vitelli a carne bianca, per incentivare il settore e rendere distinguibile la carne prodotta in Italia da quella estera, va dato alla macellazione di “vitelli allevati in base ad un sistema di qualità nazionale o regionale”.
Dare un premio per fare “carne anonima” non serve a niente ed a nessuno, perché, come dimostrano i dati del CRPA, aumenta in Italia i consumi di carne estera a scapito della nostra, per effetto dei prezzi concorrenziali.
Non dimentichiamoci – conclude Barbisan – che in Italia importiamo quasi il 50% di carne bovina ed il sistema di allevamento italiano con i controlli per la sicurezza alimentare, il rispetto del benessere animale e la qualità dell’alimentazione dei bovini, non ha eguali nel mondo! Chiedo quindi alle Regioni ed al Ministro Martina di dare un segnale forte alla zootecnia bovina da carne per aiutarla a rimanere viva e non sparire.